Vi raccontiamo la storia del signor Gianpiero De Angelis che, avendo conosciuto il nostro progetto di valorizzazione dell’archivio Wells, ci ha contatti per raccontarci la sua storia e di come ha salvato alcune fotografie destinate a essere perse.
Buongiorno Gianpiero, cosa l’ha portata a contattarci?
Buongiorno, ho assistito con piacere alla conferenza della Fondazione Dalmine su Wells e ho subito deciso di mettermi in contatto con voi in quanto ho avuto il privilegio e la possibilità di salvare dall’oblio e preservare una parte di un piccolo archivio d’impresa di una delle numerose ditte che nacquero e si svilupparono sul nostro territorio negli anni 50-60: la ONT (Officine Nastri Trasportatori di Lallio – ndr).
Immaginiamo che quindi in questo archivio ci siano fotografie scattate da Wells.
Esattamente! Fra le tante foto in mio possesso spiccano quelle eseguite da Wells: si tratta di belle stampe formato 23×19, alle quali sono molto affezionato, sia per la qualità del bellissimo bianco e nero di quei tempi e sia perché testimoniano la storia di un’impresa.
Ci sembra di cogliere dalle sue parole un legame con queste fotografie e con ciò che rappresentano, è così?
Corretto: la storia che queste fotografie raccontano è quella dell’azienda, che è poi la storia di persone che ci hanno lavorato per generazioni, per me sono come foto di famiglia.
Ci vuole raccontare più nel dettagli il suo legame con questa realtà industriale?
Le storie della ditta ONT e la mia sono strettamente legate in una maniera singolare. I miei genitori nel 1957 si sposarono e si trasferirono da Milano a Lallio come custodi della nuova sede ONT, appena costruita in via Provinciale. Io nacqui proprio a Lallio e da allora ho trascorso la mia vita abitando in azienda: dapprima perché lì vivevo con la mia famiglia e poi perché, nonostante mi sia sposato e trasferito a Dalmine, ho continuato a lavorare in ONT.
Solamente pochi mesi fa, arrivando al pensionamento, ho lasciato l’azienda.
Di fatto quindi la OTE e il territorio in cui si trova sono stati una costante della sua vita.
È così e quindi alcune delle fotografie dell’archivio non sono solo mere rappresentazioni di prodotti industriali, ma testimoniano anche i cambiamenti avvenuti sul territorio nel corso degli untimi decenni.
Come potete capire le foto di Wells rappresentano per me il mondo in cui sono nato e cresciuto e per questo le considero foto di famiglia, oltre ad avere ovviamente valenza storica.
Peraltro ho personalmente qualche ricordo da piccolo del signore che arrivava ogni tanto con un macchinario ingombrante per fare le foto.
Ci tolga un’ultima curiosità: come ha fatto a “salvare” questo archivio?
Ho semplicemente avuto la fortuna di prendere le stampe e tenerle con me prima che finissero in qualche scatolone da portare in una cantina oppure che venissero buttate via.
Ritengo che altro materiale di periodi successivi si sia perso o comunque io non abbia potuto intercettarlo: un’azienda come ONT non poteva avere una struttura preposta alla conservazione e catalogazione di materiale storico.
La ringraziamo molto per averci contattati e per aver voluto condividere con noi la sua storia.
Grazie a voi.
